La regina delle nevi: favole di stagione con Nuisia

Chiunque capitasse per caso su questo blog può notare quanto l’atmosfera sognante e fiabesca tenda a sfuggirmi di mano… Ovviamente quando Nuisia mi ha proposto questa collaborazione non ho potuto fare altro che rispondere immediatamente di sì, e anche con un certo entusiasmo. (Trovate la nostra prima collaborazione a questo link).

Perché non parlare insieme di favole?

Favole di stagione

Favole di stagione. Dunque una per stagione e si comincia dall’inverno. Così ci siamo messe a far un bel po’ di ricerche su… La regina delle nevi. E questo è quello che abbiamo scoperto.

Regina delle nevi

La regina delle nevi è una favola di Hans Christian Andersen. Scritta nel 1884 dopo una delusione d’amore, non gode della stessa fama della, per così dire, sorella La sirenetta, nonostante da entrambe sia stato tratto un film Disney.

Le trame

C’erano una volta due bambini, si chiamavano Gerda e Kay. Però c’era anche uno specchio malvagio, i cui frammenti si erano spezzati per finire negli occhi e nel cuore della gente, rendendo tutti un po’ più cattivi e un po’ meno felici. E soprattutto c’era una regina, una regina fredda e bella come il ghiaccio, che rapisce il bimbo Kay, conquistandolo grazie a una di quelle schegge maligne che gli offuscano la mente e il cuore.

Vi ricorda qualcosa?

La strega di Narnia La regina delle nevi
La strega/regina delle nevi di Narnia

Forse vi ricorderà Narnia, ma dubito che vi ricordi Frozen.

In effetti, la Elsa che tutti conosciamo non ha niente in comune con la regina delle nevi, a parte la neve.
Ma non è sempre stato così.
Forse non tutti sanno che la trama iniziale del film voleva una Elsa cattiva. Elsa avrebbe dovuto essere scambiata fino al finale per l’antagonista del film, e, solo come ultimo colpo di scena, salvare Arendelle.

Ma in questo modo nessuno si sarebbe affezionato alla povera regina, mossa, come l’autore, soltanto da una delusione d’amore. Ed ecco a voi la premurosa e sensibile sorella maggiore.

A parte Narnia e Frozen, sono molteplici gli adattamenti e gli spunti tratti da questo film. Dai più moderni come Il cacciatore e la regina di ghiaccio, ai più antichi, come l’omonimo film animato del 1957, che potete trovare interamente a questo link.

Ma c’è una cosa che devo aggiungere al riguardo della favola di Andersen.

Non mi è piaciuta.

Analisi che vi propino anche se non ve ne frega niente

Il fatto è che l’autore infila la religione proprio dappertutto, nella storia. La religione e quelli che, da un punto di vista contemporaneo, sembrano tanto falsi moralismi.

La regina delle nevi è bella. È Intelligente. Conosce moltissime cose, tanto che Kay teme di poter fare brutta figura e si mette ad elencarle quello che ha imparato a scuola.

Sembra che simboleggi non solo il male, quello peggiore, senza emozioni, così freddo da non possedere nemmeno crudeltà, ma anche la bellezza femminile e la conoscenza. Mi sembra di vedere un silenzioso dito puntato contro le donne e in particolare quelle forti. Quelle che non solo osano essere abbastanza fortunate da avere tutto ciò che gli uomini chiedono, pur temendolo, la bellezza, ma anche così tanto da essere intelligenti. Che hanno di più, che hanno troppo.

E questo è quello che mi ricorda:

Le streghe sul rogo

Oltre al fatto che si parla più dello specchio che della regina, personaggio di cui non si sa nulla e non viene minimamente approfondito.

In secondo luogo la regina rappresenta l’inverno e la giusta paura che doveva fare alle persone all’epoca.

Non ho trovato nessun riscontro di questa analisi, ma è l’idea che mi ha dato. (Chiunque non sia d’accordo è pregato di esprimere la propria opinione in modo civile).

Nuisia sarà d’accordo con me?