Un’intervista e un caffè con Raggi di legno

Un'intervista e un caffè con Raggi di legno. Chiara Castello e Andrea Berutti. Inverno. Natale. Neve. Intervista.

Un’intervista e un caffè con Raggi di legno per farvi un regalo di Natale insieme.

Questa è la prima intervista che faccio ma come già detto qui, ho già collaborato con Raggi di legno, in qualità, però, di fotografa. In effetti tutte le foto che vedete sono originali e scattate per l’occasione.

Speciale di Natale: neve e biciclette

Oggi in parte voglio tornare al mio tema originale, ma con qualcosa di invernale: una favola di Natale in formato intervista. L’atmosfera magica, la neve che cade sulla testa dei bambini a naso in su… Sì, in su a tre quarti, verso la cima della collina. C’è qualcosa che si muove molto velocemente, lì. Qualcuno. Ma che cosa fa, è pazzo?

Questa è la storia della bici da neve e del matto che l’ha costruita, ma non solo. Sono anche le istruzioni per vivere una vita breve, ma intensa. Una bella discesa ghiacciata, un freno che non funziona et voilà! Ne varrà la pena?

Ce lo racconta Andrea nel video alla fine dell’articolo. Specifico nel video perché qua sotto mi sono divertita a trascrivere tutte le risposte sbagliate. Me le sono inventate, quindi l’unico modo che avrete per conoscere quelle vere sarà guardare il video. (Spoiler: l’ho provata e devo dire che possono usarla anche gli impediti come me. Guardare per credere…).

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Ciao Raggi di legno! E ciao Finkle (felino, N. d. R.). Allora, innanzitutto se volete bere alcolici al posto del caffè il minimo che possiate fare è condividere. Ecco, grazie. Comunque, raccontateci un po’. Come vi è venuta questa idea?

Ero seduto sul water e stavo pensando intensamente a quanto sia triste il fatto che le mie gambe non entrino più nel bob, quando il quadro appeso in bagno mi è caduto in testa. Sono svenuto e quando mi sono risvegliato: eccolo lì, il flusso canalizz- ehm, la bici da neve.

Mi ricorda qualcosa. E come l’hai costruita?

Ho aperto la scatola stando attentissimo, perché se ti perdi un mattoncino è la fine. Poi ho seguito le istruzioni e li ho montati uno per uno fino all’ultimo. I pezzi per montare il freno non c’erano, così ho dovuto metterne uno finto per fare scena.

Com’è stato quando ti sei trovato in discesa, in picchiata senza freno?

Bellissimo, dicono. Io non me lo ricordo, mi sono risvegliato all’ospedale con una scatola di cioccolatini sul comodino, quindi comunque ho dei bei ricordi. Nonostante il gesso.

Possiamo concludere qui, l’intervista è assolutamente finita, non c’è più niente da aggiungere, ciao.

Buon Natale ❤️

PS. Instagram di Raggi di legno qui e il suo super nuovissimo blog qui!